Biblioteca di Civiltà Musicale




.Carlo Alessandro Landini
CONTRA ANALYTICOS
L'analisi musicale, West Side Story, e la logica perversa delle lavatrici
(Biblioteca di Civiltà Musicale; 8)
300 p., ill., 17x24 - ISBN 978-88-94926-552 - Euro 26,00 

Ecco finalmente un testo canaglia che per certi versi si rifà ai rimpianti pamphlet di penne polemiste, impertinenti e audaci, testi canaglia oggi scomparsi [...] È essenziale notare che la critica di Landini proviene da un musicista che l’analisi conosce bene. Il suo è un attacco “interno”, non sospettabile quindi di non comprendere ciò che egli avversa, come del resto si evince dalla lettura di queste pagine densissime di considerazioni [...] Una delle tesi espresse all’interno della ricchissima riflessione è quella dell’ambiguità della musica, per sua natura enigmatica, da cui discende l’impossibilità di analizzarla se non violentando la sua stessa natura per condurla su un algido piano da laboratorio para-scientifico, quello degli algoritmi dell’analisi musicale della East Coast, la stessa che – secondo Landini – gli italiani avrebbero assimilato e praticato malamente, con italica furbizia e avventata leggerezza... (dalla Postfazione di Renzo Cresti)



Antonio Caroccia (a cura di)                                                  
La critica e la divulgazione musicale in Italia 
Atti della giornata di Studi, Milano, Teatro alla Scala, 25 settembre 2018
(Biblioteca di Civiltà Musicale; 7)
142 p., 17x24 - ISBN 978-88-94926-286 - Euro 14,00 

La crisi della carta stampata e l’ascesa dei giganti del web. La fluidità delle nuove economie open access della comunicazione che non distribuiscono le risorse. Il crepuscolo del giornalismo tradizionale e il dilettantismo della comunicazione “fai da te”. In questo scenario, il discorso critico-musicale sopravvive? O deve rinascere in altre forme? E come può contribuire a raccontare il mondo dello spettacolo, e dunque la società, che cambia? La giornata di studi organizzata al Teatro alla Scala dall’Associazione nazionale critici musicali, dalla Società italiana di musicologia e dalla Fondazione Istituto italiano per la Storia della musica e articolata in due sessioni, intitolate rispettivamente C’è un futuro per la critica musicale? e Musica e circolazione delle idee, e in sei tavole rotonde, tre per ogni sessione, lo ha chiesto a critici, musicologi, organizzatori e protagonisti del panorama informativo a trent’anni dalla scomparsa di Massimo Mila, punto di riferimento della vita musicale italiana del secondo Novecento come critico, storico e divulgatore. Oggi più che mai – nella stagione della completa accessibilità del sapere e della crisi delle sue gerarchie consolidate – si sente il bisogno di un rinnovato impegno sul fronte della capacità formativa e divulgativa dell’informazione: radio, tv, editoria tradizionale e nuovi media, con il continuo intersecarsi delle loro “piattaforme”, sono chiamati a colmare la storica, colpevole e perdurante latitanza della scuola italiana in tema di cultura musicale, teatrale e operistica, patrimonio mondiale e colonna portante della nostra identità.



Antonio Caroccia (a cura di)                                                  
La ricerca musicologica in Italia, stato e prospettive 
(Biblioteca di Civiltà Musicale; 6)
112 p., 17x24 - ISBN 978-88-94926-170 - Euro 13,00 

La ricerca musicologica in Italia: stato e prospettive accoglie alcune delle relazioni presentate durante la giornata di studi tenutasi nella sala della “Comunicazione” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il 26 settembre del 2017. L’iniziativa, promossa dall’Associazione fra Docenti Universitari Italiani di Musica, dalla Conferenza nazionale dei Direttori dei Conservatori di Musica, dalla Fondazione Istituto Italiano per la Storia della Musica, dall’Associazione culturale «Il Saggiatore musicale» e dalla Società Italiana di Musicologia ha permesso di conoscere meglio il mondo della ricerca musicologica in Italia. Cosa potrebbe produrre l’Italia nel campo della ricerca musicologica, se il sistema fosse competitivo? Se vi fosse realmente un mercato per la ricerca musicologica, se la politica e la società credessero nella forza trainante di questo settore come fonte di sviluppo della nazione, quali risultati potremo raggiungere? Ma come si fa a sviluppare la ricerca musicologica – come qualsiasi altra ricerca – se il numero dei ricercatori si contrae? Se le risorse finanziarie scarseggiano? Se gli istituti di ricerca che operano fuori dall’Università e dai Conservatori debbono elemosinare i mezzi minimi per la sopravvivenza? Se l’editoria musicale si restringe? A queste e ad altre problematiche cercano di dare una risposta i contributi di Giorgio Adamo, Virgilio Bernardoni, Fabrizio Della Seta, Dinko Fabris, Teresa Maria Gialdroni, Giuseppina La Face, Renato Meucci, Franco Piperno e Guido Salvetti.


 


Carlo Gagliardi                                                  
Coerenza e risonanze. Considerazioni ed esperienze per una musicoterapia interdisciplinare
(Biblioteca di Civiltà Musicale; 5)
136 p., ill., 17x24 - ISBN 978-88-94926-071 - Euro 14,00 

Il termine stesso ‘musicoterapia’ evoca da sempre un certo fascino. Ma nella realtà dei riscontri clinici, educativi e riabilitativi, essa è ancora ritenuta spesso secondaria, o addirittura superflua, soprattutto da parte dagli specialisti, degli insegnanti e dei terapeuti che la vedono come attività residuale o palliativo psicologico. Nonostante lo sviluppo degli ultimi decenni, resta ancora strumento complementare degli psicologi o degli psicoterapeuti che trovano nella musicoterapia una semplice occasione per sottolineare i propri punti di vista. Ma forse c'è ben altro da valutare... – Prendendo spunto da riflessioni filosofiche e sociologiche sull’epoca contemporanea, e sottolineando la costante mancanza di collaborazione fra i saperi, si offrono al lettore argomentazioni sulla applicabilità dei nuovi suggerimenti nonché proposte innovative e sperimentali suggerite dagli sviluppi della fisica quantistica e delle relative implicazioni epistemologiche che aprono nuovi orizzonti di ricerca, restituendo alla musicoterapia rinnovate prospettive terapeutiche e se non altro quelle possibilità che un importante strumento gnoseologico ha per la lettura e la comprensione della realtà..



Marcello de Angelis - Michele Sarti (a cura di)                                                  
Espressione pittorica e musica. Arte, didattica e società
(Biblioteca di Civiltà Musicale; 4)
112 p., ill., 17x24 - ISBN 978-88-97530-640 - Euro 12,00 

Il volume nasce dalle esperienze di laboratorio che l’atelier fiorentino de Angelis ha operato all’interno dei corsi di Scienza della Formazione dell’Università di Firenze, insieme con Maurizio Gagliardi, avvalendosi di quelle attività che l’atelier negli anni ha promosso e sviluppato.Principio fondante è l’espressione pittorica e la musica, applicate in campo terapeutico e pratico, con la speranza di fare dell’Arte uno strumento per la formazione e la crescita di una libera e umile indagine del sé. I contributi si imperniano intorno all’azione del suono e del colore e la loro funzione in ambito artistico e didattico, e si rivolgono a tutti coloro che desiderino sviluppare un’attitudine individuale per produrre armonia personale e di conseguenza sociale. Sono la testimonianza di esperienze artistiche e umane che può coinvolgere sia insegnanti, operatori ed educatori che genitori e studenti; uno sguardo verso l’infinito e sfaccettato universo dell’emozione: punto convergente e vibrante tra le molteplici individualità.



Costanza Pintimalli                                                                                                
Il ragno che cura. Tarantismo e musicoterapia tra passato e presente
(Biblioteca di Civiltà Musicale; 3)
LoGisma, 2007. 96 p., 17x24 - ISBN 88-87621-667 Euro 15,00 - ESAURITO > Contenuto disponibile in versione digitale >

Il tarantismo affonda le sue radici nel mondo greco e si collega alle pratiche magiche ancestrali fino all’orfismo e ai culti orgiastici in onore di Dioniso. Gli antichi rituali di catarsi e purificazione trovano risonanza nel tarantismo che attraverso un ciclo coreutico musicale porta alla guarigione o alla liberazione dal veleno. Questo studio si propone di ripercorrere alcune tappe determinanti, dagli studi di De Martino a quelli di Lapassade e Rouget.



Etnomusicologia, Scritti
a cura di Daniele Sestili
(Biblioteca di Civiltà Musicale; 2)
LoGisma, 2002. 80 p., 17x24 - ISBN 88-87621-15-2 Euro 11,00 ESAURITO > Contenuto disponibile in versione digitale >

Etnomusicologia. Ma cos’è? L’etnomusicologia studia: "le musiche etniche, popolari e delle civiltà extraeuropee"; "le forme e i comportamenti musicali di tradizione orale". Questo quaderno nasce dall’esigenza di riflettere sulle musiche, sulle differenti possibili musiche, e non su una sola tradizione arbitrariamente eletta a paradigma di perfezione. «Civiltà musicale» dal 1987 non ha mancato di avvicinare jazz e rock, musiche eurofolkloriche ed extraeuropee, ospitando nelle sue pagine scritti di M. Sorce-Keller, L. Cerchiari, V. Franchini, M. Schneider, D. Carpitella, C. Sachs, M. Straniero. L’etnomusicologia pone la sua attenzione sull’alterità musicale. Gli scritti di P.G. Arcangeli, G. De Zorzi, A. Ahmedaja, E. Corti raccolti nel volume sono opera di etnomusicologi, ma non esclusivamente. Seguendo la strada indicata da iniziatori quali Diego Carpitella, si vuole infatti evidenziare al massimo la vocazione interdisciplinare dell’etnomusicologia, accogliendo contributi pure di studiosi provenienti da ambiti disciplinari diversi
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La Musicoterapia attraverso le esperienze. Dalla realtà operativa alla ricerca
a cura di Cinzia Blanc e Ferdinando Suvini
(Biblioteca di Civiltà Musicale; 1)
LoGisma, 2001. 190 p., 17x24  - ISBN 88-87621-26-8 Euro 15,49 

Il presente volume contiene alcuni contributi del IV Congresso Nazionale di Musicoterapia svoltosi a Firenze nel Novembre 1999 dal tema "La Musicoterapia nelle dimensioni dell’integrazione. Realtà e prospettive". Il volume si propone  di avvicinare molteplici e differenti esperienze e riflessioni relative alla musicoterapia. Integrazione che coinvolge la musicoterapia sia internamente, caratterizzandone le impostazioni teoriche e metodologiche, nel privilegiare costantemente il dialogo e la ricomposizione delle parti, in una visione/ascolto olistici di salute e di cura, sia esternamente, nella sentita ricerca di una transdisciplinarietà che restituisca intatta all’uomo la sua complessità. Riflessioni ed esperienze di musicoterapia offerte a tutti coloro che si occupano di prevenzione, educazione, riabilitazione e psicoterapia, in un volume che consideriamo un ulteriore contributo al felice e complesso percorso che la musicoterapia sta compiendo nel nostro paese
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(vedi anche la pagina dedicata alla rivista «Civiltà musicale»)